Il Residence Touring è una delle ville più belle e originali di Milano Marittima ed era il punto di riferimento della società elegante.

Era il 1941 quando la Cooperativa Fascista Muratori e Affini di Cervia completò la costruzione dell’attuale Residence Touring in Viale Matteotti, il ché sfata tutte le pubblicazioni che si ostinano a scrivere che l’edificio fu iniziato nel 1942. Del resto, andando per logica storica, si dovrebbe sapere che nel 1942 in Italia le case iniziavano a venir giù a causa dei bombardamenti, non certo si edificavano ville firmate da grandi architetti.

cartolina milano marittima
Il Touring negli anni ’50

DA VILLA PERELLI A RESIDENCE TOURING

La più originale delle ville di Milano Marittima nasce per volontà dell’industriale Commendator Perelli, che si affida al famoso architetto torinese Mario Cavallé (non Cavalli come riportano alcuni). Durante l’ultima guerra ospitò soldati inglesi e poi gli sfollati locali. È fra queste mura che, durante le sue visite a Milano Marittima, Mussolini mangiava sontuosi piatti di tagliatelle al ragù portate dal nonno dei proprietari dell’attuale hotel Al Cacciatore di Sogni di Viale Matteotti.

Oltre al colonnato, da segnalare la sovrastante sala con marmo giallo di Siena superbamente tagliato a rosone. Nel 1950 la Villa Perelli diventa proprietà del lungimirante Cavalier Giuseppe Arfelli, che la trasforma in Albergo Touring assieme alla intraprendente moglie Anna Roncuzzi prima, e poi supportato dalla figlia Annamaria e dal genero Giorgio Baracchini. Negli ultimi anni, invece, la gestione della struttura convertita in Residence nel 1974, passò ad una delle nipoti, Raffaella Baracchini.

L’ingresso con le 5 colonne, 5 come le colonne della fontana simbolo di Milano Marittima

Il Residence Touring era il luogo di riferimento della società elegante di Milano Marittima, non solo per le varie feste organizzate dalla signora Annamaria (come il ballo estivo in abiti da gran sera cui presenziava anche il Prefetto e con tanta gente curiosa assiepata all’esterno) ma anche per i pomeriggi sportivi e di signorile relax dove era frequente trovare in primis i nomi dei residenti storici e dei loro ospiti ed amici.

progetto milano marittima
Il Progetto del Residence touring

Il tennis retrostante ha visto le partite di Anselma Arfelli Cialdi (altra figlia di proprietari) e della contessa Susanna Ginanni-Fantuzzi (cognata del grande musicista Peragallo), della signora Dorothea Milligan Firz con la figlia Marlise Bianchi (nipoti del fondatore Bianchi Felice) e la contessa Wanda Malagola (parente del noto scrittore Max David di Cervia e della poetessa, anche lei cervese, Teodolinda Pignocchi), per finire col barone Carlo Frolichstal (discendente di noti diplomatici austriaci e manager milanese) ed il conte Ottavio Ausiello-Mazzi (che vi scrive queste righe). Al Touring grazie alla gestione della famiglia, per decenni hanno regnato tanto l’eleganza e la distinzione, ma anche quello speciale savoir-faire romagnolo che era ciò che molti turisti cercavano.

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Il Conte Ottavio Ausiello-Mazzi

15 risposte

      1. Conoscevo bene la proprietaria, Raffaella Baracchini, e ho frequentato il Residence per diversi anni, fino a circa 10 anni fa. Mi dispiace molto sia abbandonato, perchè era bellissimo…

  1. Spero che anche questa meraviglia non venga abbattuta a favore di un bell edificio cubico con tanti mini appartamenti….

  2. conte Ottavio Ausiello-Mazzi: sbaglio o in Italia i titoli nobiliari valgono meno della carta igienica usata?

  3. Ma se il Residence non e’ più attivo dal 2012 e in stato di abbandono, chi ne possiede tuttora la proprietà ??
    Perché non e’ sul mercato immobiliare??
    GL

    1. Ci dispiace ma per la privacy dei proprietari non possiamo rilasciare informazioni oltre a quelle contenute nell’articolo.
      Saluti

  4. Buon giorno, ho letto con piacere questo articolo.
    Volevo condividere con voi un ricordo di famiglia a proposito di Benito Mussolini al “Touring”
    Nostro padre, Pedrini Romano nato del 1928, ci ha sempre raccontato di avere portato al Duce, per l’appunto al Tourig, le lasagne fatte da nostro nonno.
    Noi abbiamo da tre generazioni (dal 1934) l’albergo Al Cacciatore di Sogni, ai tempi “Locanda di Pineta Al Cacciatore” situata alla 17ma. traversa.
    A quei tempi c’eravamo praticamente solo noi da questa parte di Milano Marittima. Quanti racconti dei tempi passati abbiamo sentito e quanti cambiamenti abbiamo visto..
    Elisabetta Pedrini

  5. Ho alloggiato qui nel mese di agosto 1993 posto bellissimo … Apprezzo di essere venuta a conoscenza della storia che non conoscevo.

  6. Dal momento che siete a conoscenza della proprietà attuale, è possibile utilizzare l’edificio per un servizio fotografico? Grazie 3338337177

  7. Mi fa piacere aver potuto leggere un po’ della storia di questo edificio. Avevo sempre voluto soggiornarci ma purtroppo ha chiuso.

    Mi dico sempre che il giorno che vincessi al SuperEnalotto lo comprerei per restaurarlo e rimetterlo in attività.

  8. Una dimora dallo stile curioso,
    che ha visto un’epoca ricca,gioiosa
    e spensierata,a cavallo del vicino dopo-guerra.
    Ben amministrata dai proprietari,ha saputo donare
    momenti di buon-vivere,a tanti che passarono di lá.
    Sovente transito in Viale Matteotti con la mia fedele
    bicicletta,e non resisto dell’altare gli occhi per ammirare
    il suo bellissimo terrazzo semi-circolare,sorretto dalle maestose cinque colonne,con ai piedi le piccole sculture a testa di leone.Farlo,mi riporta a quegli anni,quando i miei
    amati genitori sognavano di poter conquistarsi un piccolo alloggio al mare.Sogno avverato,ed una ereditá storica preziosissima,che mi é stata donata.Fatta dei loro racconti, dei primi anni di vita di questa rara “perla dell’adriatico”,e poi
    anche i miei incancellabili ricordi,di quando da bambina imparai ad andare in bicicletta senza le routine,nel grande piazzale di fronte alla pineta su Viale Ravenna.O di quando mi portavano alle terme,al pattinaggio “parabolico”,come lo chiamavo io.L’arrivo del Luna Park,fisso ogni estate allo Stadio dei Pini(ora Todoli).I tuffi con i compagni dal molo del canarino,il ritrovarsi tutti alla rotonda primo maggio,per andare a sederci sul fresco terrazzo dell’allora sala giochi gestita dal papá di Davide Fabbri,dove cantavamo in rima le strofe delle canzoni piú in voga,cambiandone le parole.Tante le risate,e pochi i gettoni spesi nelle macchinette,perché li risparmiavamo per un buon gelato.

  9. sarebbe molto bello proporre ai turisti una visita guidata per conoscere le ville storiche…i proprietari…le curiosità del territorio!!!
    Io sono cresciuta in Piazzale Napoli….devastato dalle trasformazioni subite. Che tristezza!!!
    Grazie per queste informazioni così interessanti.

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